Come Opero

Dott.ssa Flaminia Coniglio

Nelle mie sedute adotto un approccio integrato.

La prospettiva sistemico- relazionale ha rappresentato una svolta nella storia della psicologia, permettendo di dare un senso e di contestualizzare i sintomi e i disagi, prendendo in considerazione l’ambiente relazionale dell’individuo. Per esempio, davanti a un caso di bullismo potremmo focalizzarci esclusivamente sul bullo o sulla vittima, tralasciando l’importanza del gruppo classe, dell’istituzione scolastica e delle famiglie dei ragazzi.

Così facendo però, ci perdiamo la matrice della situazione problematica, ignorando come tale fenomeno potrebbe essere il sintomo di un disagio più profondo e collettivo non solo dei singoli attori, ma anche dell’istituzione scolastica e del gruppo classe di cui per esempio ‘la vittima’ si fa portavoce. Ecco che analizzare il contesto relazionale, per quanto possa essere impegnativo, ci permette di fare un lavoro a trecentosessanta gradi, permettendo non solo di risolvere il disagio in meno tempo, ma anche d’intervenire su alcuni processi relazionali alla radice di tale ‘sintomo’.

Nella terapia familiare sistemico-relazionale, il sintomo di un individuo è visto come un prezioso campanello d’allarme di un disagio di tutta la famiglia. Ecco da crisi, esso diventa una vera opportunità di crescita e di trasformazione per tutti i membri della famiglia. In quest’ottica, non esistono ‘carnefici e colpevoli’ o capri espiatori impotenti, ma una famiglia che sta manifestando una sofferenza collettiva.

E per quanto riguarda le terapie individuali?

L’ottica sistemica si presta molto bene anche alle terapie individuali. In effetti, l’individuo stesso è un ‘sistema aperto’ in cui mente e corpo si influenzano a vicenda.

Se ci pensiamo, ognuno di noi ha avuto un ‘ruolo’ in famiglia. Alcuni individui per esempio sono cresciuti con il ruolo di ‘salvatore’ o di ‘vittima impotente’. Con il tempo, tale ruolo è diventato talmente cristallizzato da estendersi ad ogni ambiente dell’individuo: dalla scuola, alle relazioni amorose fino a l’ambiente lavorativo. In questo contesto risulta più chiaro capire perché queste persone hanno tanti problemi ad essere assertivi, rifugiandosi nella passività per poi esplodere nell’aggressività o con dei sintomi psicosomatici.

Tale ruolo aveva sicuramente un senso all’epoca per sopravvivere nell’ambiente familiare, ma ora ostacola fortemente il percorso di crescita e l’autenticità dell’individuo.

Ecco che l’approccio sistemico permette all’individuo di riappropriarsi del proprio volto dietro la maschera e di scegliere autonomamente e responsabilmente il proprio percorso di crescita autentico. Una delle caratteristiche più belle della terapia sistemica è il valore attribuito alle risorse del paziente. Spesso vedo pazienti in prima seduta che mi portano la ‘lista della spesa’ di diagnosi ed etichette che gli sono state attribuite, senza mai rendersi conto delle grandissime risorse che possiedono. Queste ultime saranno il punto di partenza di un nuovo modo di vedersi, sperimentarsi e relazionarsi.

Integro la ricchezza di questo approccio con l’Analisi Transazionale che ho avuto modo di approfondire durante il mio percorso universitario. L’A.T rappresenta un grandissimo strumento per il paziente che avrà modo di rendersi conto come alcuni modi di porsi e di comunicare lo fanno sprofondare nei soliti giochi relazionali disfunzionali. Quante volte vi sarà capitato di pensare ‘come mai cado sempre in questo tranello o mi trattano sempre nello stesso modo?’. L’AT e l’approccio sistemico permettono all’individuo di ‘riprendere in mano le redini della propria vita’ decidendo di cambiare copioni, ruoli e giochi relazionali tossici e dannosi pur essendo stati vitali per sopravvivere in passato.

Dott.ssa Flaminia Coniglio

Psicologa Psicoterapeuta a Roma

Partita IVA 16510361005
Iscritta all’Ordine degli Psicologi del Lazio con il numero 21892 dal 22/02/2016

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